L’avventura de ‘Le Sartoriali del Viaggio’ è iniziata il 14 gennaio del 2017 ed è finita nel maggio del 2018. Saracinesche giù, luci spente, sfratto «per morosità» e la titolare – Monica Guasti, 57 anni, di Cremona – travolta dalle querele dei clienti che hanno pagato le prenotazioni dei viaggi. Ma i soldi, anziché versarli ai tour operator, la Guasti li utilizzò per pagare gli ammanchi. 

L’indagine, sette capi di imputazione, il processo. In cinque casi, i clienti sono stati risarciti. Restano in piedi due capi di imputazione. C’è quello che vede la Guasti accusata di essersi appropriata indebitamente di 4.824 euro, denaro che avrebbe dovuto rimborsare ad un cliente per il mancato viaggio in Cile-Polinesia Francese e Giappone, nell’ottobre del 2017. Con l’aggravante dell’abuso di prestazione d’opera. E c’è l’accusa di aver falsificato, su una cambiale da 17.829 euro emessa il 12 settembre del 2017 per rimborsare un tour operator, la firma di Fabrizia Busatti, sulla carta amministratore unico delle Sartoriali. Di fatto, «testa di legno» messa lì dalla Guasti. Assistita dall’avvocato Marco Gamba, Busatti si è costituita parte civile. Guasti è difesa dall’avvocato Giuseppe Accordino di Piacenza. In aula si tornerà l’8 marzo.

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